Seminario di Dipartimento (SeRiC): “Giudizi e Norme: un approccio pluralista”

  • Data: 01 marzo 2016 dalle 13:00 alle 15:00

  • Luogo: Aula Mondolfo - via Zamboni 38

Seric-Filcom

Partecipanti: Filippo Ferrari - Research Fellow at the Institute of Philosophy, University of Bonn

Molti filosofi ritengono che i giudizi e le credenze, intese rispettivamente come atti e stati mentali cognitivi, siano governati da norme. Questa tesi filosofica sembra riflettere un aspetto importante della nostra pratica comune di indagine. Intuitivamente riteniamo che certi giudizi siano corretti, e altri sbagliati; che certi giudizi siano migliori di altri; che alcuni giudizi debbano essere ritrattati alla luce di nuova informazione contraria; relativamente a certi temi che ci stanno a cuore, siamo disposti al confronto razionale, a volte molto acceso, al fine di persuadere i nostri avversari a cambiare idea; tentiamo a biasimare coloro che parlano senza riflettere sufficientemente e che formano credenze non basate/sostenute da alcuna evidenza; infine, abbiamo creato istituzioni volte a premiare chi dedica molte energie e cure alla ricerca della verità. Nonostante questo aspetto normativo della ricerca sia ampiamente riconosciuto, vige un grande disaccordo tra i filosofi circa tre questioni fondamentali: (i) quali siano queste norme; (ii) come debbano essere formulate e implementate nella pratica; (iii) quale sia il fondamento (nel senso di ‘ground’) di queste norme.
Il mio intervento ha un duplice scopo. Da un lato, uno scopo espositivo che, per mezzo di una breve carrellata di posizioni, è volto a mostrare lo stato attuale del dibattito circa le tre questioni fondamentali menzionate sopra;  e, dall’altro, uno scopo più di ricerca che, focalizzandosi sulla prima delle tre questioni e, in particolare, su una specifica opzione tra le varie discusse in letteratura, è volto a illustrare e difendere una forma di pluralismo normativo. L’idea alla base della mia proposta è che un approccio pluralista alle questioni normative è richiesto per dare conto di una serie di variazioni che riguardano aspetti del disaccordo—in particolare variazioni circa il differente modo di reagire (razionale) a situazioni di disaccordo che i parlanti hanno circa differenti ambiti de